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La base del comportamento: i riflessi

Una opinione piuttosto diffusa che va accuratamente valutata in una discussione sui problemi del comportamento è quella secondo la quale: “i cani non pensano, esibiscono soltanto dei comportamenti”. Concepire il cane alla stregua di un robot dotato di comportamenti assolutamente stereotipati, che reagisce in modo automatico così come il riflesso del battere le palpebre, è sbagliato, come è sbagliato il punto di vista opposto e cioè che il cane abbia la capacità di risolvere problemi complessi.

Il pensare è un processo nervoso che viene definito come “formulare o avere in mente”. Nei limiti di questa definizione si può ritenere che i cani possiedono la capacità di pensare, anche se non in modo così elaborato come per l’uomo. Un cane formula un ragionamento e se lo ricorda. Il fatto che la maggioranza dei padroni di cani sia in grado di raccontare, a proposito dei loro animali, dei furbi metodi per ottenere il cibo, suggerisce l’idea che i cani abbiano effettivamente la capacità di pensare pur in termini di limitate astrazioni. Conoscere come questa capacità si sviluppa e in quale modo concorre a delineare i cani-problema può risultare della massima utilità per risolvere il problema stesso.

riflessi

 I diversi tipi di riflessi

Oggi gli studiosi del comportamento concordano nel ritenere che l’attività nervosa nel cervello e nel midollo spinale sia di tipo riflesso. Le connessioni dei riflessi, sia chimiche che elettriche, se vengono attivate emettono una energia misurabile. Con l’aiuto della classificazione delle attività riflesse fatta da Pavlov, e degli studi più recenti basati sui suoi lavori, abbiamo un utile bagaglio di conoscenze per mezzo delle quali siamo in grado di valutare e correggere determinati problemi. Non è necessaria un’elaborata classificazione delle attività riflesse dei cani per spiegare la maggior parte dei problemi comportamentali. I riflessi più importanti e le modalità per stimolarli possono essere riuniti in tre principali categorie: riflessi incondizionati (innati, istintivi), riflessi condizionati di 1° tipo (appresi), e riflessi condizionati di 2° tipo (appresi).

 

 

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